Pantelleria: un’isola incredibile, una terra di contrasti e meraviglie che lascia senza fiato. Pantelleria è senza mezze misure, o la ami o la odi, sin dal primo istante.
Un’isola selvaggia e aspra, dove predomina il nero elegante e discreto della pietra lavica di cui è fatta. Non solo un mare dai fondali mozzafiato, ma mille volti e mille anime di una terra che non smette di stupire: vedrai pietre ribollire e sbuffi di vapore tra le spaccature della Montagna Grande, ma scoprirai anche che tra la macchia mediterranea e le distese di capperi, si aggroviglia una storia secolare che inizia dal mito e finisce tra le ali del vento.
Ci facciamo raccontare l’isola da due persone che la conoscono molto bene: la travel blogger Milena Marchioni del blog Bimbi e Viaggi e Viaggi e Vulcani e Peppe D’Aietti, guida ambientale, vera enciclopedia vivente di Pantelleria.
Peppe e Milena: due storie per un nuovo sguardo sull’isola
Peppe e Milena saranno gli accompagnatori d’eccezione del nostro prossimo viaggio ispirazionale a Pantelleria. Un viaggio a piedi per donne che he vogliono lasciarsi ispirare dalle storie inedite celate dietro la bellezza di Pantelleria, sperimentando una prospettiva nuova su ciò che ci circonda. Non solo sarai guidata attraverso itinerari e percorsi di trekking insoliti, ma sari ispirata dalla loro storia personale, imparano ad “allenare” uno sguardo alternativo sulle cose: le vite di Peppe e Milena sono due esempi di come cambiare punto di vista accenda nuove risorse, nuove esperienze e cambiamenti potenti. Andiamo a conoscerli.
Milena: l’amore per i viaggi che cambia la vita
Milena, insieme a Peppe, accompagnerai le viaggiatrici nella nostra prossima esperienza ispirazionale a Pantelleria. Come lui, qualche anno fa hai deciso di cambiare la tua vita, scegliendo un lavoro part time per seguire le tue passioni e ora sei una travel blogger. Quali segreti ci sono dietro questi cammini che sembrano fatti di leggerezza e strade semplici da percorrere?
La prima parte del mio “percorso” è purtroppo comune a tante donne: al rientro al lavoro dopo la maternità, sono stata vittima di mobbing. Ho avuto la fortuna e il coraggio di non arrendermi: lavorando per un’azienda molto grande, ho tentato di cambiare ufficio e ci sono riuscita, iniziando così ad occuparmi di comunicazione. Nel frattempo, per caso, stava prendendo forma “Bimbieviaggi”, un blog nato per gioco, per raccontare la mia passione per i viaggi. Era il 2011 e di travel blog in Italia non ce n’erano tanti: con tanta fatica, ma motivata da una fortissima passione, ho acquisito nuove competenze (dalla scrittura per il web alla gestione dei social) e ho contribuito di fatto a creare un mestiere che non esisteva. Tutto ciò che ho imparato è stato poi utile sul posto di lavoro, consentendomi di entrare nel social media team. Ma nel frattempo il blog era diventato una vera e propria occupazione: ho chiesto e ottenuto il part time nel primo lavoro e oggi concilio le due occupazioni, non senza parecchia stanchezza, lo ammetto, ma con la consapevolezza di fare un mestiere bello, ricco, creativo, mai noioso e sempre pieno di incontri, sfide e occasioni di crescita personale.
Quali saranno le ispirazioni che darai alle donne del gruppo, da travel blogger ed esperta di comunicazione?
Vorrei condividere con le mie compagne di viaggio il mio percorso, ma soprattutto confrontarmi con loro, per capire insieme su quali punti sia più utile soffermarci, in base al bagaglio di esperienze che ciascuna di noi porterà. Il mondo del travel blogging mi ha aiutato ad acquisire un’attitudine diversa nella vita di tutti i giorni e nei viaggi. Ho imparato a guardare e vivere la mia quotidianità con gli occhi della viaggiatrice, sempre attenta a curiosa nei confronti di ciò che ci circonda. Ma ho imparato anche a trattare con maggiore rispetto e delicatezza i territori nei quali viaggio. Ho capito che la voglia di condividere emozioni e raccontare ciò che vedo, a volte, deve fermarsi di fronte alla necessità di salvaguardare tesori preziosi che hanno bisogno di riservatezza per rimanere tali. L’ho imparato a mie spese, rendendomi conto di aver fatto errori per eccessivo entusiasmo.
Vorrei infine condividere con le altre viaggiatrici il mio amore per i vulcani e per le ricchezze che sanno regalarci: Peppe sarà la nostra guida perfetta per scoprirle tutte e le passeggiate con lui saranno occasione per raccontare un territorio e le emozioni che suscita in chi lo guarda.
Pantelleria è un’isola magica: qual è l’aspetto che più ti ha fatto innamorare di lei?
Qualche anno fa, durante un viaggio di lavoro alle Eolie, mi sono innamorata dei vulcani che sono poi diventati il filo conduttore dei miei viaggi. Le terre nate e plasmate dalle eruzioni hanno un’aura magica, sprigionano un’energia intensa e parlano attraverso le loro rocce. Non sono geologa, ma non serve esserlo per rendersi conto della ricchezza di Pantelleria (che è un vulcano, per chi non lo sapesse: lo vediamo in alcune manifestazioni come le fumarole o lo sorgenti idrotermali). Dalle gialle rocce sulfuree, a quelle nere frutto di colate antiche, Pantelleria è un tripudio di forme e colori che raccontano mille storie. E la storia più bella la leggi dal mare, con il blu delle sue acque a fare da sfondo a pareti di roccia che sembrano un libro di geologia a cielo aperto.
Questo mi ha fatto emozionare a Pantelleria.
Ma anche lo Zibibbo, il Passito, i capperi, il bacio pantesco, il tramonto del sole che si butta dietro la Tunisia…Vabbeh dai, non farmi spoilerare tutto 😉
Sei già stata l’accompagnatrice di molti nostri viaggi ispirazionali per donne: cosa significa per te, viaggiare al femminile?
Inizierei ancora prima: cosa significa, per me, viaggiare con Destinazione Umana? Incontrare Destinazione Umana ha significato rendere evidente qualcosa che in cuor mio già sapevo ma che non mi ero mai detta in modo esplicito: la differenza, nella vita, a casa come in viaggio, la fanno le persone. Spesso ricordo i viaggi per i sorrisi che ho incontrato, o per un incontro spiacevole. Magari non ricordo il nome del luogo, ma potrei disegnare gli occhi della guida che mi accompagnava. Destinazione Umana ha il potere di catalizzare persone che vibrano all’unisono. Magari hanno ritmi diversi, suoni acuti o meno, intonati o stonati, ma l’obiettivo condiviso è quello di suonare insieme. La donna che decide di intraprendere questi cammini ha in sé un’energia che vuole condividere con le altre. E se magari è in un momento della sua vita in cui crede di non avercela, quell’energia, lì la può trovare: nei sorrisi di una serata passata a chiacchierare in allegria o nei silenzi pieni di pensieri fumanti durante il cammino, poco importa. L’importante è esserci, condividere un pezzo di strada assieme e portare per sempre con sé i frutti di incontri speciali. Una delle mie più care amiche, oggi, è proprio frutto di un cammino organizzato con Destinazione Umana. E auguro a tutte di avere la stessa fortuna.
Hai qualche storia, aneddoto, episodio legato ai tuoi viaggi con Destinazione Umana, che ti va di condividere?
Ricordo la prima passeggiata con Silvia, sui nostri colli bolognesi, a scoprirci così diverse eppure uguali nella lotta per seguire le nostre passioni. Ricordo il fango lungo la Via delle Dee, sull’appennino che separa Bologna e Firenze, le gambe pesanti e il corpo stanco dopo giorni di cammino, che si sono sciolti in una birra tutte insieme la sera in albergo.
Ricordo le strade strette di Pantelleria dove era difficile passare. Ricordo la curiosità degli incontri alla partenza di un viaggio, e gli abbracci prima del saluto finale.
E ricordo tanti altri piccoli e grandi episodi… che però non si possono raccontare qui 😉
Peppe, una vita per la sua isola
Peppe, insieme a Milena, accompagnerà le viaggiatrici nella nostra prossima esperienza ispirazionale a Pantelleria. La taa storia è molto particolare: da avvocato affermato, a guida esperta dell’isola, in nome della passione. Quali segreti ci sono dietro questi cammini di cambiamento, che sembrano fatti di leggerezza e strade semplici da percorrere?
Eccomi… avvocato affermato è un parolone: diciamo che ho fatto l’avvocato per 15 anni e che non era la mia via! Il segreto (che può anche essere un limite) è la mia attitudine a far bene solo ciò che amo e mi appassiona. Come avvocato non ero realizzato, né felice, e non esercitavo al meglio la mia professione; laddove un giorno ho colto una nuova possibilità grazie a ciò che avevo fatto da sempre, anche se per semplice passione: parlare e scrivere. L’amore per la mia isola ha fatto da detonatore, e dopo qualche anno duro sono riuscito anche a farne una professione…e a viverci decorosamente, prendendomi anche tutte le soddisfazioni che la mia vita precedente mi negava.
Si può dire che oggi tu viva ispirato (termine che ci piace usare e che caratterizza i nostri viaggi): sei felice?
Assolutamente, le persone che scelgono di viaggiare con me o leggere quello che scrivo (oltre ai miei affetti, i miei otto gatti, il mio giardino musicale e la mia isola) sono la mia vita… non potrei avere di meglio!
Perché è così speciale quest’isola? E perché è chiamata “isola di terra”?
Questo, in realtà, è il titolo del mio primo libro: “Pantelleria L’isola di terra”. L’ho chiamata così non solo per la radice contadina della nostra comunità, ma anche perché (malgrado le meraviglie del mare e della costa) il suo elemento più caratterizzante è l’entroterra, indiscusso baricentro di quest’isola…a Pantelleria, insomma, c’è anche il mare!
Durante la settimana accompagnerai le nostre viaggiatrici in trekking davvero insoliti, fuori dalle solite rotte turistiche: cosa vedranno di particolare?
Si immergeranno innanzitutto nella bellezza di Pantelleria e nella sua diversità, paesaggistica, ambientale, storica, geologica: diversità e bellezza sono, infatti, le note salienti di quest’isola, oltre al paesaggio naturale antropizzato che rende unica la sua scoperta: infatti, a Pantelleria, la bellezza non è data dalla somma di belle mete o itinerari, ma soprattutto dall’abbraccio virtuoso tra la natura e l’opera dell’uomo, che ha generato i dammusi (le nostre abitazioni cubiche, con tetto a volta), i terrazzamenti ei giardini panteschi: torri di pietra erette a difesa d’un agrume, uniche al mondo.
Inoltre, la complessità e l’asprezza del suo territorio, fanno sì che l’isola sia anche un gigantesco campo di esplorazione, e il viaggio con Destinazione Umana sarà degno di un documentario del National Geographic, grazie ai miei percorsi segreti di Trekking-Avventura e certo, alla brama di scoperta delle viaggiatrici…provare per credere!
Cosa significa per te viaggiare (ma anche vivere) ispirati?
È una delle note del vostro tour e della sensibilità di Milena che ho più apprezzato…viaggiare ispirati significa immergersi nel contesto, animando il poeta che è in ognuno noi: essere la realtà, incrociandola con il sogno!
Allora, pronta a partire per Pantelleria? Noi ti aspettiamo